domenica 19 luglio 2009

Grillo & Pd (la d è volutamente minuscola)

Non so perchè Grillo abbia fatto l'uscita di volersi candidare a segretario del Pd, ma fattostà che ancora una volta i responsabili del partito sono caduti nella provocazione come mele marce: rifiutando così apertamente, quasi addirittura in modo ostile, il tesseramento di Grillo hanno dato modo ai detrattori del Pd di avere ulteriori motivi di critica e secondo me anche hanno dimostrato un atteggiamento di chiusura ostile ad una persona che, indipendentemente dal modo in cui dice le cose, ha continuamente avanzato delle proposte di puro buon senso (limite ai mandati di parlamentare, esclusione dei condannati in via definitiva, voto di preferenza, energie alternative ... ), mentre gli altri candidati (Marino a parte, anche se il suo programma si concentra soprattutto su argomenti "etici" come il biotestamento) non brillano certo per un programma innovativo e che volge al cambiamento.
Avrebbero fatto una figura migliore anche agli occhi della base se lo avessero tesserato, gli avessero permesso di correre per la segreteria e avessero lasciato decidere al popolo del Pd il destino politico di Grillo. E invece i segretari di partito se la sono fatta sotto davanti ad un comico che afferma cose che comiche non sono affatto.

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